Il portabandiera dell’azienda, dall’omonimo celebre vigneto una cuvée di Sangiovese e Merlot che nei incarna tutte le caratteristiche. Vino di grande struttura che fa dell’austerità in gioventù il punto di partenza di una meravigliosa, lenta e lunga evoluzione.
Profilo visivo: Rosso rubino, mediamente intenso
Profilo olfattivo: Il primo naso è timido. Evoca spezie mediterranee, timo, gariga, bacche rosse. In apertura compaiono aromi franchi e sottili, peperone rosso, paprika e olive nere si mescolano ad aromi di frutta. La bocca è potente e stretta.
Profilo gustativo: Il sorso è potente e serrato. I tannini decisi garantiscono la struttura. Il vino è schietto e scorrevole, i tannini sono morbidi al palato e serrati fino al finale. Gli aromi sono floreali e sottili, evocano anice, bergamotto, timo selvatico.
Il 2017 è stato uno degli anni più siccitosi degli ultimi decenni. I primi mesi dell’anno sono stati variabili, con qualche pioggia solo nell’ultima parte di febbraio e marzo. Poi qualche gelata tardiva, ma dal mese di maggio in poi le precipitazioni sono state davvero scarse. Solo sporadici temporali si sono verificati in alcune zone del territorio chiantigiano nel periodo tardo-primaverile. A questa scarsa consistenza di pioggia si è aggiunta la costanza di temperature sempre al di sopra della media stagionale che in alcuni periodi, specialmente nei mesi di luglio e di agosto, hanno raggiunto picchi molto elevati.
Profilo visivo: rosso porpora con riflessi brillanti.
Profilo olfattivo: le prime note sono potenti, cacao e frutti scuri maturi che lasciano poi il posto a note speziate e vegetali più fine e nobili di oliva nera, salvia e alloro. Il naso è profondo e ammaliante.
Profilo gustativo: al palato è morbido e potente, dalla trama tannica fitta emergono sentori di basalto e grafite. La dolcezza dell’evoluzione è discreta ma evidente. Il sorso è potente ed il finale richiama le spezie del naso, le fave di tonka ed i succhi delle carni rosse.
Il profilo dell’annata 2016 è stato regolare, senza registrare problemi sanitari in vigna. Le scarse precipitazioni sul finire del mese di luglio al momento dell’invaiatura e stato compensato dalle piogge di fine agosto e di inizio settembre. L’equilibrio è stato sostenuto anche grazie alla costanza del caldo, senza picchi eccessivi dell’ultimo mese, che ha aiutato la maturazione delle uve, senza fenomeni di sovra-maturazione. L’estate è stata ottima nell’insieme, caratterizzata da poca piovosità e da temperature elevate nei mesi di luglio e agosto, ma soprattutto da un’accentuata escursione termica notturna, tale da far prevedere vini con profili aromatici elevati e con un’ottima acidità.
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